martedì 27 novembre 2018

MARY MARY: L’INTERVISTA


Cogliamo l’occasione del 25 novembre, la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, per focalizzare la nostra attenzione su un’artista che, in pochissimo tempo e senza alcuna major alle spalle, è riuscita a farsi strada nel panorama indipendente, fino a portare la sua musica, prima in un circuito di oltre 200 radio, per poi far parlare di sé in diverse testate nazionali, fino alla home page a lei dedicata sul famoso sito di Rockol!!!
Stiamo ovviamente parlando di Mary, al secolo Maria Marino, cantautrice che ha sempre vissuto con la musica e per la musica, iniziando con l’interpretazione di vari classici della melodia italiana, ma passando ben presto a proporre pezzi propri, di cui è peraltro autrice ma poniamole direttamente qualche domanda per conoscerla da vicino..

Cara Maria,
innanzitutto ti chiedo, dato il clima celebrativo di questi giorni, il tuo pensiero verso l’universo femminile….Sembra che tu, a detta del pubblico che sta ascoltando i tuoi brani, i quali svettano le classifiche indipendenti, ma a detta anche degli esperti del settore, sia una valida rappresentate di questo mondo un po’ nascosto, potremmo dire più confidenziale rispetto a quello maschile, in cui ogni frase non detta, ogni emozione suscitata, ha qualcosa in più rispetto a lunghi discorsi e gestualità comuni…
Ovviamente essendo una donna e fiera di esserlo, vivo da vicino tutto ciò che alla categoria delle donne accade, in bene e in male in questa società. Io non ho mai accettato le ingiustizie. Da qualunque parte arrivino e verso chiunque sono fatte. Sono altamente intollerante. Ogni uomo nella terra è diverso l'uno dell'altro .Ha le sue caratteristiche caratteriali, sessuali, religiose, sociali. Ma una cosa che non concepisco e che queste differenze possono creare presupposto per dei disagi o discriminazioni. Certo è che nessuno si debba avvalere della posizione sociale, ruolo che ricopre o della sua appartenenza e ababusarne .Quindi reputo che il rispetto per gli altri è uguale al rispetto che vogliamo per noi e rispettandoci tutti, rispettiamo il mondo.

Con il brano “D’AMORE MORIREI” racconti di quanto l’amore sia indispensabile e fonte di benessere per l’essere umano, tuttavia ti soffermi sul valore di se stessi, sul non lasciarsi sopraffare dall’altro amandolo, per non contraddire la forza e la potenza di un sentimento così profondo….
Certo amare, non significa annullarsi. Noi dobbiamo essere ciò che siamo, quindi veri. Non dobbiamo creare degli stereotipi ma portare avanti la nostra personalità e il nostro carattere. Nel momento in cui decidiamo di stare con un'altra persona è normale che si cerchi, nel rispetto reciproco di smussare determinati comportamenti. Ciò non toglie che non debbano prevalere le priorità di uno della coppia a svantaggio dell’altro. Quando ami, nella fase dell'innamoramento tendiamo a vivere in simbiosi con il partner considerando le sue priorità come tue. Ma guai a rinunciare a quello che siamo veramente. Soffocare le nostre aspirazioni, potrebbe far sì che diventino future recriminazioni, che verrebbero a compromettere duramente la stabilità della coppia.
Il tuo attuale singolo si intitola MALEDETTA/BENEDETTA e l’ossimoro esprime bene questo contrasto talvolta incontrastabile, tra il nostro conscio e l’inconscio…una sorta di voce interiore, di intuito si potrebbe meglio definire, che ci invita verso una scelta piuttosto che un’altra…Quanto è difficile capire, nel momento in cui si è ad un bivio, qual’ è quel famoso richiamo del cuore, ossia ciò che si rivelerebbe poi la scelta giusta per se stessi?
È molto difficile perché per arrivare a capire, quanto tu vali per Te stessa e quanto ti Sei necessaria, devi toccare il fondo. Affidarsi a un'altra persona è sempre un rischio che vogliamo e dobbiamo accettare, per sperimentare l'amore. Ma se l'amore ti vuol far sentire, svuotata, esautorata, inadeguata, giudicata, manipolata, non rimane altro che scegliere la libertà, la vita e la ricerca e rispetto di te stesso ossia la rinascita.
Quanto di te c’è nei tuoi brani di cui sei comunque autrice e quanto, nello stesso tempo, riesci ad immedesimarti in donne che come te, cercano la rivincita nella sola forza interiore?
Essere donna non è molto facile, è da sempre una sfida. Far passare in secondo piano l'aspetto nella nostra società maschilista e far capire che oltre all'involucro esterno c'è un contenuto , un cervello funzionante e autonomo è una dura lotta. E devo dire, con soddisfazione, e non senza ,appunto, aver lottato, che ci sono riuscita, sempre. Questo è il messaggio, che ho cercato di far passare con l’altro sesso. Ho sempre difeso la mia autonomia. Cominciando da mio padre, mio fratello e tutti gli uomini della mia vita che fossero amici, fidanzati, conoscenti e non.
In quanto donna più che in quanto artista, quali sono le esperienze che ti hanno maggiormente segnato e che ti hanno permesso poi di forgiare questo carattere nella tua fisionomia artistica? Cosa insomma, ti ha reso la persona che sei ?
Avere conosciuto persone che già da piccola, purtroppo, mi hanno costretta ad aprire gli occhi per la loro disonesta' emotiva e sociale. È grazie al mio intuito, a quella vocina interiore, che mi ha guidata a mia insaputa da piccola, che mi sono salvata diverse volte, nell'arco della mia vita, da violenze fisiche. Con la conseguenza di creare una barriera, l'amicizia, come scudo di protezione, tra me e l'altro sesso, e il risultato di non riuscire a fidarmi e affidarmi al genere maschile, esclusi mio padre e mio fratello. È faticoso subire giornalmente delle attenzioni indesiderate e che ti fanno sentire un “Oggetto” . Io nella mia vita ho sempre scelto di essere un ”Soggetto”.
A fronte di tutto ciò, dei momenti bui, degli ostacoli, delle insicurezza con cui comunque ognuno si trova a fare prima o poi i conti…cosa ti senti di dire a tutte le donne che ti ascoltano e in particolare in circostanze come questa importante celebrazione?
Di credere un po' più in noi stesse e nelle nostre capacità. Di non avere il bisogno del consenso di un uomo, per sentirci qualcuno,E che nessuno può o deve invadere il nostro spazio di azione e di vita. Ci dobbiamo rispettare, per farci rispettare. Ma la questione va risolta anche nell'ambito Sociale e a livello nazionale e mondiale .Basta creare disparità e far prevalere i diritti di uno a svantaggio di un altro essere umano. Non ci sono uomini o cittadini che solo per appartenere a un sesso diverso, debbano essere considerati di seconda scelta o con capacità inferiori. Perché la donna nella vita ricopre nella il ruolo importantissimo di procreare. E se c'è stato affidato questo compito e perché siamo in grado di fare l'impossibile e se ci alleniamo anche i miracoli.

Prima di salutarci, volgiamo ricordare al pubblico il tuo prossimo progetto che prenderà una via alternativa da quella prettamente musicale?
In cantiere ho un altro progetto con Sergio Vinci,per un nuovo inedito BigFat, che uscirà l'anno a venire. Ma come avevo accennato in altre occasioni ,ho già in corso di lavorazione, un album, di miei brani inediti ,che avevo composto con mia musica e parole, in questi anni passati e che ho voluto rivedere e aggiornare. Progetto affidato e partito da tempo, insieme a un ragazzo romano e si chiama Alessandro D'Alessio in arte “Deville”, che ne cura l'arrangiamento. Tra l'altro potrete già trovare sulla mia pagina YouTube ,(vi lascio qui il link VlvN-KZQPOU6qQ ),due dei nostri lavori ,”È Natale” che presto promuoveremo su tutte le radio e troverete su tutte le piattaforme digitali a breve. E tra l’altro a giorni è prevista la realizzazione del video. E “Volo via” che rientreranno nell'album e di cui avrò in modo di parlare in seguito. Trattano della visione sociale del Natale in questa società ,di come si vive e di come mi piacerebbe fosse vissuto. Mentre in “Volo via” affronto il problema della necessità, che molto spesso abbiamo, di allontanarci della realtà quotidiana, per proiettarci in un'altra dimensione, più soddisfacente anche se virtuale. Posto in cui realizziamo i nostri voli pindarici, regalandoci attenzioni e realizzando sogni che ci aiutano a colorare la vita, anche quella reale.

Sonia Bellin