mercoledì 6 febbraio 2019

IL SUCCESSO IN RADIO DEGLI EMOTU

Dopo diverse settimane dalla prima messa in onda radiofonica e l’entrata in classifica dei brani indipendenti più trasmessi dalle radio italiane, l’ultimo singolo degli Emotu, ancora risuona nelle noste orecchie. Sarà la giusta commistione tra vecchio e nuovo, apportata dalla band che vede la luce nel 2006, dopo che alcuni membri di un precedente sodalizio, decidono di unire le loro forze, dando il via ad un progetto in cui la tradizione melodica italiana, si lega sapientemente ad influenze elettroniche internazionali.
Ascoltando “Vento a Monastir”, l’ascoltatore ha la percezione che il canto mistico di Franco Battiato, incontri le sonorità abissali di ascendenza dark, improvvisamente rischiarato da quel sole splendente, caldo come in africa, che illumina l’oscurità in cui si è immersi in balia di queste onde. Così teso sul filo del contrasto, mentre suoni ovattate, appartenenti al filone della New Wave sono precursori di quelle tenebre soggiacenti ai nostri passi, mentre le calpestiamo, veniamo colpiti da un sole vivido e rassicurante e allora, quel lamento avvertito dentro di sé, quella sensazione di non essere degni, di non farcela, lentamente si annienta nel richiamo di una primavera, pronta a distoglierci dalle nostre inquietudini interiori “Sento un lamento dentro, è indescrivibile, l’equilibrio di un aprile mi ritorna…”
Ecco che inseguendo un continuo gioco di contrasti che si interscambiano nel tavolo, gli Emotu riscoprono il vero valore dell’umanità, la quale, troppo abituata ad percorre ciecamente un percorso prestabilito, è incapace di notare la miriade di possibilità, di vie alternative che la nostra vita ha in serbo per noi, “Come vorrei fuggire da ogni senso unico, nell’immensità del mare, sono tutto ciò che ho”.


Sonia Bellin


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