Si intitola proprio “Di
Me”il brano in radio di Shairan: un sound travolgente, dove
l’elettronica strizza l’occhio a qualche velleità rockeggiante,
che contribuiscono a potenziare la carica dietro alle parole “della
Shanna”. Sono queste infatti, le parole con cui si pare il
pezzo, un’auto-presentazione sintomatica di un genere che tra il
pop, l’elettronica e la dance, ha la sua base anche nel rap, nel
mezzo che primo fra tutti, attraverso parole schiette, se non crude,
permette all’artista di esprimere se stesso senza filtri, in modo
diretto e autentico, dando alla realtà che lo circonda, tutti gli
schiaffi finora subiti e sopportati. E’ questo uno degli intenti
dietro il nuovo singolo di Shairan, cantautrice di origine siciliana
ma cresciuta nel vicentino, ma soprattutto, artista indipendente
a tutti gli effetti. Shairan ama infatti ricordare di come fin da
adolescente ha sempre cercato di emergere, sapendo fin da subito ciò
a cui era predisposta, ossia la musica in tutte le sue ascendenze e
nei suoi sostrati.
Cantante, dj, animatrice,
producer, vocalist, nonché autrice delle sue canzoni…qualsiasi
mezzo a disposizione per emergere, Shairan ha cercato di perseguirlo.
La sua non è stata una strada facile; tra le paure i blocchi
interiori, le cadute, Shairan non si è mai persa d’animo e ha
cercato in ogni momento di prendere tutta quella determinazione
necessaria ad affrontare le difficoltà, per continuare a coltivare
il suo sogno. Un sogno che passa attraverso la scoperta di sé stessa
e quindi un risveglio interiore in cui si diventa capaci di guardarsi
allo specchio, senza timore di mostrarsi per quello che si è
veramente, accentando i propri difetti, e cercando di annientarli e
valorizzando i propri pregi. E’ da questo punto che Shairan riparte
più forte che mai, con una presa di coscienza del corso degli eventi
e del tempo che DI ME ci racconta in tono aperto: “ Ho alzato muri
più alti di me e indosso ancora quelle maschere e nella pelle ho
tatuato le favole…” sono queste le parole che accolgono
l’ascoltatore non appena Shairan si presenta…in una frase La
shanna è capace di raccontare un passato burrascoso, ma che è
appunto passato, perché questo è la coniugazione temporale
che ha scelto per parlare di sé. Attraverso tre metafore differenti,
l’artista ci pone davanti quelle stesse barriere che le hanno
impedito di essere se stessa e di accettarsi: i muri ad impedirci di
vedere chi sta dell’altra parte e di mostrarci, una maschera a
nasconderci il volto, e dei disegni sulla pelle, magari a raccontare
quello che avremmo voluto essere, ma che non siamo riusciti a
realizzare…a tutto questo Shairan ora mette fine, relegando ogni
componente di questa barriera immaginaria in un tempo che è stato ma
che ora sta per cambiare…
Sonia Bellin
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