E’ questo il titolo del
primo singolo in radio di Ariot, giovane compositore che si propone
alle radio con un pezzo interamente strumentale, in cui la sua
capacità di incantare con il pianoforte, apportando delicatezza e
un’aurea quasi poetica, incontrano la tecnica appresa negli studi
al conservatorio, nonché lo stile minimalista di cui Ariot si sente
portavoce e da cui si è ispirato fin dall’inizio nelle sue
composizioni.
“Without hands” è un
brano con un inizio pacato, che a poco a poco diventa trascinante:
l’ascoltatore ha la sensazione di percepire i passi di un balletto,
dove la punta dei piedi, si appoggia morbidamente sul pavimento senz’
alcun rumore, ma facendo avvertire l’eco del battito di ogni
movimento. Non a caso Ariot, da ben due anni, collabora con una
scuola di danza, nei pressi di Padova, dove diverse coreografie, sono
accompagnate dalla sua musica; inoltre il giovane artista collabora
anche con una ballerina con una lunga esperienza di danza classica,
la quale ha ben volentieri presenziato in alcuni video di Ariot,
presenti su You Tube. E un video, diretto dal videomaker Federico
Palisca, sarà presto realizzato anche su questo singolo, di cui
Ariot ha già ben chiara l’idea: il senso di vuoto e la mancanza di
ispirazione che diventa la protagonista di una serie di immagini che
si soffermano su una biblioteca e su tutti i libri in essa custoditi.
Non poteva mancare anche qui una coreografia, dalla quale il
ballerino Alberto Zecchinato, che interpreta Ariot stesso, fa
scaturire quella ricerca della sua musa, interpretata questa, da
Eleonora Gerardin. Due talentuosi ballerini i quali non tolgono
spazio al soggetto, nonché protagonista del videoclip e quindi del
brano invisibile ma presente, l’ispirazione, ma soprattutto il
rapporto che quest’ultima ha con l’artista.
Sonia Bellin
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